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Via Damiano Chiesa

E’ la prosecuzione di via di Guardiella, ma per chi non è del rione è più facile dire che alla Chiesa si gira a destra (via San Cilino) e quando si sbatte contro una casa per non farsi male al naso è meglio girare a sinistra, verso il monte. E siamo in via Damiano Chiesa.
Strada che dall’alto è guardata dalle Cave Faccanoni che la dominano come dominano un po’ tutto il rione.
A salire, la strada diviene ben ripida e proprio nel punto più ripido sulla destra una stradina porta o … portava alla stazione ferroviaria di Guardiella. Un cartello dice che non si può entrare perchè proprietà delle FFSS. Beh, un ottimo motivo per entrarci e le foto della vecchia stazioncina sono qui sul sito.
La strada termina sulla statale nel tratto tra la curva Faccanoni e il bivio H.
All’inizio, sulla destra, la Scuola di Polizia che ogni anno prepara qualche centinaio di nuovi agenti e prima era la sede del Reggimento Artiglieria Sassari.
Sul muro di cinta una nicchia con la statua di San Giovanni. Ma non è il San Giovanni Battista di cui nome e consacrazione della chiesa e nome all’intero rione, bensì statua dedicata ad altro San Giovani cioè il Nepomuceto.
Un utile foglio plastificato messo nella nicchia racconta chi era San Giovanni Nepomuceto ed evita di fare confusione tra i due martiri divisi da quasi 1400 anni e migliaia di kilometri.

Il motivo di quella statua sta nel fatto che lì sotto si congiungono due rivi che scendono dalla montagna e c’è un rapporto stretto tra l’acqua e questo martire morto annegato con una pietra al collo per ordine di tale Venceslao, uomo molto cattivo, in Praga.
Da dove viene questa statua? Secondo alcuni era nella Torre dell’Orologio, quella demolita nel 1838 in quella che poi sarà piazza Unità. Secondo altri la statua faceva parte di una villa che i de De Bonomo avevano anche in quella zona dove sorge la Scuola di Polizia con vari possedimenti e villici che lavoravano la terra per conto loro. Il patrimonio della villa è andato disperso e resterebbe solo questa statua che ha sfidato il tempo e la storia, talvolta tragica, di questo edificio oggi sede della Scuola di cui breve capitolo a parte.

La mia Trieste, 6 Gennaio 2016